21 marzo: in ricordo delle vittime delle mafie

Venerdì 21 marzo 2025 sarà la trentesima edizione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, iniziativa portata avanti dal collettivo di organizzazioni antimafia Libera  e dall’associazione Avviso Pubblico – Enti locali e Regioni contro mafie e corruzione, con l’obiettivo di sensibilizzare e mobilitare i cittadini contro il fenomeno mafioso che colpisce ancora oggi la società italiana.

Locandina 21 marzo 2025

Quest’anno, la sede della manifestazione nazionale sarà la città di Trapani, in cui si svolgerà tutta una serie di atti simbolici nelle giornate del 20 e il 21 marzo, fra i quali risalta una veglia di raccoglimento accanto ai familiari delle vittime il giovedì 20, e una processione commemorativa nella giornata del venerdì 21, in cui il corteo Nazionale attraverserà le strade della città con la lettura pubblica dei nomi di tutte le vittime delle mafie, accompagnata da una serie di seminari e incontri di riflessione.
Camminare accanto alle vittime è un’opportunità di sostenere empaticamente le loro lotte, ricordando le stragi e le sofferenze che comportano le dinamiche mafiose e richiedendo persistentemente l’emersione della verità sulle tragedie vissute da innumerevoli famiglie lungo la storia del paese. La città di Trapani e il territorio siciliano sono infatti spazi cruciali in cui la riflessione diventa in sé stessa uno strumento di cambiamento della realtà, e in cui la lotta contro le mafie è tangibile e persistente, motivo per il quale è un ottimo luogo in cui riportare le riflessioni adatte a portare a termine questa sofferenza. 

Questa commemorazione è il risultato della mobilitazione civica di migliaia di realtà italiane dopo una serie di tragici attentati negli anni ‘90 del XX secolo in cui è stata messa in pericolo la definizione stessa di legalità, come l’uccisione dei due giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. La prima edizione si è svolta nel 1996 nella piazza del Campidoglio di Roma grazie all’unione di tutta una serie di associazioni antimafia che aveva già preso il nome di Libera l’anno precedente.  La commemorazione è stata poi istituzionalizzata come Giornata Nazionale grazie alla legge 20 dell’8 marzo 2017.

In questa importante data, il Comune di Casalecchio di Reno, che da numerosi anni è membro attivo di Avviso Pubblico, aderisce con molta convinzione alla lotta contro l’illegalità con una serie di eventi mirati alla consapevolezza e alla sensibilizzazione. 

Gli eventi avranno inizio già dal mercoledì 19 marzo 2025 alle 17.30, in cui la cittadinanza è invitata a una seduta pubblica della Consulta della Legalità nella Sala del Consiglio Comunale.
Alle ore 17.00 di venerdì 21 marzo, invece, ci sarà la Deposizione di fiori alla Panchina della legalità presso il cippo dedicato ai giudici Falcone e Borsellino dietro il Municipio, in cui l’Amministrazione comunale e una rappresentanza del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, che hanno realizzato la panchina, presenteranno il loro omaggio nei confronti delle vittime cadute per mano delle organizzazioni mafiose.

Inoltre, nel nostro territorio contiamo anche da tanti anni sulla presenza di Libera, che svolge delle attività principalmente all’interno delle scuole e dei centri di formazione. Un notevole esempio di questo è il Collettivo Studentesco Antonino Polifroni del Liceo Leonardo da Vinci, gruppo all’interno del quale si portano avanti dei progetti, viaggi di istruzione e incontri mirati a sviluppare la riflessione e il pensiero critico sui temi legati alla lotta antimafia. Quest’anno, i ragazzi e le ragazze del Liceo – nel corso dell’assemblea d’istituto che si svolgerà durante la giornata del 21 marzo – avranno l’opportunità di dialogare con Giorgio Scimeca, imprenditore di Caccamo (PA), attualmente una figura cruciale per il collettivo antimafia Addiopizzo, attraverso un collegamento streaming trasmesso dalla Casa della Conoscenza, in cui potranno scoprire le motivazioni, le strategie, e le riflessioni adatte per combattere questo tragico fenomeno attraverso il pensiero critico e la fiducia nelle autorità competenti. Dal 2012, infatti, Scimeca mantiene un rapporto stretto con il liceo da Vinci, e dieci anni dopo il suo primo incontro con gli studenti e le studentesse già nel 2014, ritorna per condividere la sua sconvolgente storia di lotta antimafia.

Stanco della pressione esercitata dai gruppi mafiosi, nel 2004 Giorgio si rifiuta di pagare il pizzo, subendo pesanti ritorsioni e lottando a lungo per vedere riconosciuta la sua libertà imprenditoriale al di là delle pressioni esercitate su di lui da parte dei collettivi criminali. Grazie al suo esempio, tanti altri imprenditori hanno smesso di inserirsi nelle logiche mafiose, creando gradualmente una rete solidale di appoggio mutuo e fiducia nella legalità e nelle autorità competenti, che a giorno d’oggi prende il nome di Collettivo Addiopizzo. Nel Bolognese, molte imprese e organizzazioni, tra le quali il liceo stesso, hanno iniziato a comprare i prodotti della pasticceria F.lli Scimeca, co-diretta da Giorgio, come un’esperienza di consumo critico e appoggio di queste iniziative.
Per i cittadini interessati a conoscere le storie e le riflessioni di Scimeca, ci saranno anche due incontri aperti al pubblico giovedì 20 marzo.
Alle 17.30, Giorgio sarà alla Casa per la Pace nell’incontro intitolato “Esperienze di legalità”, organizzato da Percorsi di Pace e Zolarancio, e la sera sarà al quartiere Santa Viola per un ulteriore incontro.

Locandina 21 marzo Programma Casalecchio di Reno

Locandina 20 marzo Incontro “Esperienze di legalità” con Giorgio Scimeca