Venerdì 28 novembre, ore 21. Teatro Comunale A. Testoni
IO RICORDO
Un film per la Fondazione Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia.
Prodotto da: Indiana Production
Diretto da: Ruggero Gabbai
Da "La memoria ritrovata. Storie delle vittime di mafia raccontate dalle scuole", un libro che ha voluto ricostruire il filo di sangue che lega le storie di bambini, donne, lavoratori, magistrati, poliziotti, carabinieri, sindacalisti, imprenditori, politici caduti per mano mafiosa, alla Memoria che adesso si fa film, che entra nelle case, nelle scuole, nei cinema, nei luoghi di aggregazione, per far conoscere, per far capire, per far riflettere, per toccare cuori ed intelligenze, uno scatto d'orgoglio civile che si trasformi in comportamenti coerenti.
Il film, “liberamente tratto” dal libro di Luigi Garlando "Per questo mi chiamo Giovanni" edito da Fabbri Rcs e da "La memoria ritrovata. Storie delle vittime di mafia raccontate dalle scuole", Palumbo Editori, è stato prodotto in modo indipendente e sostenuto economicamente anche da cittadini che condividono il lavoro della Fondazione. Le musiche originali sono di Francesco Buzzurro.
Sono più di 30 i familiari delle vittime di Cosa nostra che mettono
a nudo la dignità del proprio dolore e raccontano
chi erano le persone che la mafia ha ucciso. Nomi spesso sconosciuti ai più o dimenticati da molti. Ne parlano in un linguaggio semplice e commovente i genitori, fratelli e sorelle, gli orfani.
Un racconto che nasce dal dolore e che si fa memoria, testimonianza, impegno civile. Perché le loro idee camminino sulle gambe di altri, come nella scena finale. Perché ricordare sia un'arma contro il potere mafioso che vince solo laddove regna il silenzio.
È questo ciò che avviene in IO RICORDO, Un film a cui il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto dedicare una targa per riconoscerne il valore, dove la parola diventa ricordo, coscienza, impegno, partecipazione lungo la narrazione di un giorno particolare, il 23 maggio del 2002, decimo anniversario della morte di Giovanni Falcone in cui un padre, Gianfranco Jannuzzo, spiega al bambino (Piero La Cara) che quel giorno compie 10 anni, cos'è la mafia, chi era Giovanni Falcone, perché lui ne porta il nome e perché ci sono persone, in Sicilia, che oggi vogliono responsabilmente assumersi l'eredità morale di Paolo, Giovanni, Boris, Cesare, Gaetano, Rocco, Beppe, Ninni, Carlo Alberto, Piersanti, Libero, Rosario,...
Chi non ricorda non sa. Chi sa ha il dovere di agire: la neutralità, l'indifferenza, rendono complici: chi accetta le piccole illegalità avalla quelle più grandi. La legalità è la normalità, il semplice rispetto di norme che devono tutelare i diritti e i doveri di tutti.
Perché la Storia siamo noi a farla, ogni giorno, con i nostri comportamenti.
Il sito del film