Politicamente Scorretto: il progetto

Politicamente Scorretto  è nato nel 2005 dall’Assessorato alla Cultura di Casalecchio di Reno come sfida civile e culturale al tempo stesso: un progetto che affonda le sue radici nella storia di Bologna (e della sua provincia), che tanta barbarie ha dovuto sopportare - dalle stragi come quella del 2 Agosto o dell’Italicus, agli omicidi della “Banda Uno Bianca”, a casi con ancora tanti punti interrogativi come quelli del delitto Biagi ma che lancia il suo grido per non dimenticare a tutto il resto d’Italia da nord a sud.
Politicamente Scorretto non è un festival, ma un progetto culturale perché crede che la cultura sia l’unica arma degna di una società civile per affermare valori di giustizia e di solidarietà. Per questo Politicamente Scorretto in questi anni, attraverso i linguaggi della letteratura, del cinema, del teatro, delle mostre, della comunicazione e dell’informazione ha creato e crea occasioni e spunti di riflessione e dibattito sulle più tormentate vicende dalla nostra storia repubblicana. Un’idea di cultura vigile e appassionata, pronta all’ascolto e netta nella denuncia, aperta e curiosa del nuovo, dei giovani, delle idee che tendono al meglio e al bello.

Politicamente Scorretto vive anche grazie alla preziosa collaborazione dello scrittore Carlo Lucarelli, si nutre della passione civile e delle competenze dei tanti ospiti che hanno partecipato sempre gratuitamente alle iniziative. Il felice incontro con Libera Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie e con Don Luigi Ciotti,  ha consentito di rivolgere lo sguardo di Politicamente scorretto nelle troppe vicende di mafia del nostro Paese, che ancora attendono verità e giustizia, raccogliendo testimonianze e raccontando storie di uomini, donne e soprattutto giovani che non smettono di lottare per affermare la cultura della legalità.

Politicamente Scorretto nei primi quattro anni ha visto circa 14.000 presenze ai 68 appuntamenti programmati e oltre 40.000 accessi alle attività sul web, molte delle quali in diretta video. Il pubblico appassionato e attento, spesso giovane, è cresciuto nel tempo parallelamente all’interesse dei media nazionali nei confronti dell’ iniziativa