Due eventi in collaborazione con Trame Festival sul tema dei minori nati e cresciuti nelle famiglie criminali calabresi.
Mercoledì 23 novembre - Casa della Conoscenza
ore 11 incontro per le scuole
ore 17 incontro aperto al pubblico
Nella Giornata mondiale dei Diritti all’Infanzia Politicamente Scorretto in collaborazione con Trame Festival propone due appuntamenti dedicati al tema dell’infanzia e dell’adolescenza in contesti criminali.
Punto di partenza è il libro: “Bambini a metà. I figli della ‘ndrangheta”.
Con in mano i documenti del Tribunale per i Minori di Reggio Calabria e grazie alle testimonianze dirette, Angela Iantosca si muove su un terreno poco esplorato da chi scrive di mafie e racconta le storie di quei minori, figli di famiglie di ´ndrangheta che nascono con un destino che sembra già segnato.
INCONTRO PER LE SCUOLE
Il primo appuntamento è mercoledì alle ore 11 alla Casa della Conoscenza. Gli studenti delle scuole secondarie di I grado incontreranno l´autrice Angela Iantosca che entrerà tra le pagine del suo libro raccontando le storie dei protagonisti e le opportunità del protocollo adottato dal Tribunale dei minori di Reggio Calabria. Durante l'incontro verrà proposto agli studenti un focus su Trame Festival con Maria Pia Tucci, giornalista e ufficio stampa del festival che si svolge da 7 anni a Lamezia Terme, in Calabria.
INCONTRO PER IL PUBBLICO
Il secondo appuntamento si terrà mercoledì alle ore 17 sempre alla Casa della Conoscenza. All’incontro, dal titolo “Un futuro sotto sequestro”, interverranno la scrittrice e giornalista Angela Iantosca, il Presidente della Fondazione Trame Armando Caputo e il Presidente del Tribunale dei minori di Bologna Giuseppe Spadaro. Coordina la giornalista Ilaria Venturi.
IL LIBRO
«Un bambino è prima di tutto un bambino. I figli e le figlie dei capi della ‘ndrangheta sono liberi di scegliere il loro futuro? Le operazioni giudiziarie, gli arresti, le confische dei beni condotte in Calabria sono state operazioni di enorme importanza: hanno portato alla disarticolazione della rete e, spesso, alla decimazione delle gerarchie criminali».
Ma in che misura questi arresti hanno inciso su un tipo di organizzazione che si fonda sulla famiglia? Come fermare il ricambio generazionale su cui conta la ‘Ndrangheta? Da questa considerazione prende le mosse il libro della giornalista Angela Iantosca, che si addentra in un terreno poco esplorato e racconta le storie dei bambini e delle bambine che nascono con un destino già stabilito, al quale difficilmente possono opporsi. Crescere nella violenza innesca dinamiche dalle quali è difficile uscire: disagio sociale, rigidità, difficoltà di proiettarsi nel futuro, difficoltà di riflettere su se stessi, difficoltà di cambiare idea, poca elasticità mentale, scarsa fiducia in se stessi, depressione. C’è un modo per intervenire?
Pagine tratta da: Bambini a metà. I figli della ´ndrangheta. Di Angela Iantosca, Giulio Perrone editore.
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