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Un progetto di Casalecchio delle Culture in collaborazione con Carlo Lucarelli [vai]
Grazie al supporto di Cineca gli eventi che si svolgono in Casa della Conoscenza si possono seguire in streaming [vai]
I programmi, gli ospiti, le registrazioni video di tutte le edizioni passate
E’ un progetto di teatro, legalità e cultura gastronomica a cura dell’attrice Tiziana Di Masi e del giornalista Andrea Guolo.
Lo spettacolo, sostenuto da Coop Adriatica e Libera, racconta storie di vita di chi oggi lavora nelle cooperative sorte sui terreni confiscati alle mafie, che offrono prodotti enogastronomici fra le migliori eccellenze del nostro Paese.
Da sud a nord lo spettacolo propone allo spettatore un esemplare “menù della legalità” creando un collegamento tra teatro civile e gastronomico.
Interverrà un rappresentate di Coop Adriatica
Maggiori dettagli sullo spettacolo
Lo spettacolo racconta storie di vita di chi oggi lavora nelle cooperative sorte sui terreni confiscati alla criminalità organizzata, milioni di ettari di terreno tra Sicilia, Calabria, Campania e Puglia che offrono prodotti enogastronomici fra le migliori eccellenze del Bel Paese: dai vini (come “I Cento Passi”), alle conserve, i mieli, i legumi e l’olio extravergine, la pasta, i taralli, la mozzarella di bufala.
“Mafie in pentola - Libera terra il sapore di una sfida” è il racconto di un viaggio all’interno delle cooperative di Libera dove, sui terreni un tempo in mano alle mafie, è nata una “bella economia” i cui cardini si chiamano agricoltura biologica, qualità, lavoro e rispetto delle leggi. È uno spettacolo che si fonda sulla speranza e sulla rinascita, perché la terra non smette mai di rigenerarsi, basta concederle la possibilità. Ed ecco che nella Piana di Gioia Tauro, dagli ulivi abbattuti dalla ‘ndrangheta per ricavarne legname e non cederlo alle cooperative, si originano quei polloni che daranno l’olio della speranza; ecco i vigneti bruciati dalla sacra corona unita in Puglia che tornano a fiorire e a regalare un grande vino; ecco in Sicilia l’affermazione di un’agricoltura che rompe il muro delle regole mafiose e versa finalmente i contributi ai lavoratori.
Da sud a nord, lo spettacolo propone allo spettatore un esemplare “menù della legalità”, dall’antipasto al dolce, in un crescendo di gusto e di emozione che si accompagna alle parole di chi, quei prodotti, li ha seminati, coltivati e portati nelle tavole degli italiani. Testimonianze, odori, sapori e impegno sociale, per un intreccio gustoso ed esilarante che va a riempire coscienze e stomaci.
Dal 2005 Politicamente Scorretto da Casalecchio delle Culture lancia una sfida: la cultura è l’unica arma degna di una società civile per affermare valori di giustizia, solidarietà e legalità. In collaborazione con Carlo Lucarelli e l’Associazione Libera di Don Ciotti. [vai]
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