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Dal 2005 Politicamente Scorretto da Casalecchio delle Culture, in collaborazine con Carlo Lucarelli, lancia una sfida: la cultura è l'unica arma degna di una società civile per affermare valori di giustizia, solidarietà e legalità. [vai]

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L'ITALIA S'E' DESTA

Spettacolo su un piccolo (falso)mistero italiano

Venerdì 29 novembre, Casa della Conoscenza, ore 21, ingresso gratuito

In collaborazione con Teatro Civile Network di Avviso Pubblico

L'Italia s'è desta di Rosario Mastrota con Dalila Cozzolino

Una produzione Compagnia dei Ragli - Vincitore del concorso Diritti in Scena

Lo spettacolo è inserito nel cartellone teatrale di quattro pièce per la legalità promosso da Politicamente Scorretto in collaborazione Teatro Civile Network, il progetto culturale di Avviso Pubblico. La pièce è stata selezionata in quanto ha vinto il premio speciale "Restart Antimafia" assegnato dall'associazione daSud nella rassegna Dirittiinscena

L'Italia s'è desta andrà in scena venerdì 29 novembre presso la Casa della Conoscenza, alle ore 21. L'ingresso è gratuito.


Descrizione dello spettacolo

Carletta, la scema del paese, racconta la sua storia e il suo segreto. Assiste al rapimento da parte della 'ndrangheta, in Calabria, del pullman della nazionale italiana di calcio, a due mesi dall'inizio dei mondiali. Subito lo scoop dilaga, esplode. Esercito, politica, sport e giornalisti all'assalto del nuovo fenomeno mediatico. Tutti accecati dalla notizia "bomba" da regalare, non si accorgono di Carla, che sa dov'è nascosto il pullman bianco e la nazionale di calcio. Ma nessuno le crede.

Il monologo che racconta è arcaicamente legato alla riflessione sociale che tutto cià che è detto appartiene alla storia e quindi alla verità. Questa operazione gioca, invece, nel caso specifico, sul falso accaduto. Un'invenzione plausibile che rispecchia la faciloneria delle "vittime" dei mass media e l'esaltazione e manipolazione che ne deriva. Basta pensare ai casi più recenti di manomissione e celebrazione della realtà criminale italiana: Sara Scazzi, Garlasco, Cogne, Costa Concordia eccetera.

Il gioco de L'Italia s'è desta si svolge sull'idea del racconto reale di qualcosa che come al solito, successivamente, viene manomesso. Ma che nel caso specifico è già manomesso alla fonte. E' un racconto metaforico-ironico di un'Italietta credulona, epiteto significativo.

Nel monologo si racconta quanto sia cruda la piccola realtà intrisa quotidianamente di "ndrangheta e come la malavita sia arcaicamente consolidata e apparentemente inerme nella vita di un piccolo paese. Per assurdo pare che la "ndrangheta non esista, seppur tutti la riconoscono e tutti la temono, non parlandone. Ne L'Italia s'è desta la questione "ndranghetista viene affrontata in maniera leggera, dalla lettura "innocente" di una povera ragazza che della semplicità fa la sua arma, innocua. Nessuna spettacolarizzazione, ma solo una derisione innocente, una smitizzazione, che determina un raccontare fatti violenti da un punto di vista ingenuo. E questo, a nostro avviso, fa più male alla "ndrangheta, ne distrugge la forza e allontana la paura. Col sorriso innocente e senza neanche un proiettile si riesce a ferire chi, invece, fa della violenza la stabilità della sua organizzazione. Smitizzare puà scardinare dei legami che per anni hanno reso l'organizzazione intoccabile. La paura, quella vera, fa parte del vissuto di chi vive in Calabria, ma alleggerire e ridicolizzare potrebbe trasformare e invertire il processo. Non è una risoluzione, purtroppo, ma una leggera parentesi che puà nuocere a chi si eleva a capo indiscusso senza regole.

Maggiori informazioni nella scheda dedicata allo spettacolo sul sito di Teatro Civile Network