Rose Ovbohkan Isoke AIKPITANYI nasce a Benin City (Edo State - Nigeria) il 24 giugno del 1979. A causa delle gravi difficoltà della numerosa famiglia, non compie studi regolari e lavora al mercato vendendo frutta e verdura con sua mamma.
Ha 17 anni quando le propongono di andare in Europa; le offrono un posto di lavoro in un supermercato.
Riesce a partire, apparentemente con documenti regolari. Giunge a Londra dove il lavoro promesso non c'è, quindi la spostano a Torino e scopre che anche là non c'è nessun lavoro pronto per lei, che è clandestina e che per sopravvivere e per pagare il debito di 50 milioni di lire che le è stato imposto per esser portata in Europa, dovrà prostituirsi.
Rifiuta e resiste fino a quando la sua compagna di stanza è uccisa per i suoi no; inizia la sua ricerca di vie di uscita e si rivolge a molte associazioni; come la maggior parte delle ragazze nella sua stessa situazione, non trova aiuto.
Decide di liberarsi da se, affronta i suoi sfruttatori ed è quasi uccisa; dopo tre giorni di coma per una brutale aggressione, trova rifugio in Valle d'Aosta.
Frequenta le 150 ore, alcuni corsi per colf, badante e baby sitter, poi inizia a lavorare nel Progetto la ragazza di Benin City attivato dal suo compagno a sostegno di vittime della tratta. In pochi mesi arriva a seguirne 50 in diverse località italiane.
Insieme alla giornalista Laura Maragnani scrive il libro "Le ragazze di Benin City"¯ (Melampo, Milano, 2007) e inizia a girare l'Italia per presentare il libro, sostenere ragazze, tenere "lezioni"¯ in scuole e università , testimonial per Libera e per Amnesty. International.
Molti media parlano di lei.
Pubblica altri materiali in Internet e concretizza "Casa di Isoke"¯, microstruttura e dinamica di accoglienza per vittime della tratta.
E' chiamata alla Casa Internazionale delle Donne per le manifestazioni contro le violenze sulle donne del 25 novembre 2007, poi in radio e tv.
Il numero delle ragazze che segue cresce fino a 300 e a questo punto le organizza in una associazione "l'Associazione vittime ed ex vittime della tratta"¯.
A settembre del 2009 prende la parola al G 8 convocato a Roma contro la violenza sulle donne e dopo questa partecipazione il suo ruolo di portavoce di portavoce delle nigeriane vittime della tratta si consolida ulteriormente, moltiplicando gli eventi ai quali è chiamata a partecipare.
Testimonial di Amnesty International e della Campagna per l'attribuzione del Premio Nobel 2010 per la Pace alla donna africana, ottiene il Premio Internazionale Martin Luther King e il Premio Future a Lagos (Nigeria).
Nel 2011 pubblica il libro "500 storie vere"¯ (Ediesse, Roma).
Di lei stanno per uscire un nuovo libro "Le figlie di Mami Wata"¯ e un film con lo stesso titolo.
Lunedì 19 novembre 2012
Martedì 20 novembre 2012
Mercoledì 21 novembre 2012
Giovedì 22 novembre 2012
Venerdì 23 novembre 2012
Sabato 24 novembre 2012
Domenica 25 novembre 2012
Grazie al supporto di Cineca sono disponibili le registrazioni degli eventi che si sono tenuti il 19 novembre e nel week-end del 23-24-25 novembre 2012
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