Dal 2005 Politicamente Scorretto da Casalecchio delle Culture, in collaborazione con Carlo Lucarelli, lancia una sfida: la cultura è l'unica arma degna di una società civile per affermare valori di giustizia, solidarietà e legalità.
La presentazione della XIII edizione a cura dell'assessore Fabio Abagnato
Intervengono Michele Albanese (giornalista), Gianpiero Cioffredi (Osservatorio per la legalità e la sicurezza Regione Lazio), Angela Iantosca (autrice di Voce del verbo corrompere – Bulgarini), Federico Varese (autore di Vita di mafia – Einaudi)
Coordina Carlo Lucarelli
Il libro: Voce del verbo corrompere
Maria Margherita Bulgarini edizioni, 2017
Voce del verbo corrompere è un viaggio attraverso la letteratura, dalla Genesi ai giorni nostri, per raccontare la storia di corrotti e corruttori, di chi ha fissato per sempre sulla carta vicende realmente accadute che hanno travolto i politici o che non li hanno nemmeno sfiorati, per raccontare di come le leggi ad personam siano nate più di duemila anni fa, di come i più potenti abbiamo sempre tentato di sopraffare i più deboli, di come la corruzione morale, dei corpi, dei costumi, della politica abbia origine antica.
L'autrice: Angela Iantosca
Nata a Latina nel luglio del 1978, si è laureata in Scienze Umanistiche presso l'Università La Sapienza, con una tesi in Storia Romana. Dal 2003 svolge attività di giornalista per diverse testate nazionali. Da settembre 2013 a maggio 2014 ha collaborato con L'aria che Tira, programma in onda su La7, per la quale realizzava servizi come inviata dalla Calabria. Da settembre 2014 a maggio 2015 è stata inviata per La Vita in Diretta (RaiUno).Da gennaio 2017 è direttrice della rivista Acqua&Sapone, freepress distribuito nei negozi omonimi e anche on line (www.ioacquaesapone.it). Il 9 maggio del 2013 ha pubblicato per Rubbettino Onora la madre – storie di 'ndrangheta al femminile. A febbraio 2015 ha pubblicato Bambini a metà – i figli della 'ndrangheta, edito da Perrone. A febbraio 2017 ha pubblicato con Vittoria Schisano La Vittoria che nessuno sa, edito da Sperling & Kupfer. A maggio ha contribuito con un articolo allo studio di daSud, edito da Perrone, e curato da Danilo Chirico e Marco Carta Under sul rapporto tra minori, mafie e periferie.
Nel 2014 è stata nominata ambasciatrice del Telefono Rosa di Frosinone. Nel 2016 ha vinto il Premio nazionale Olmo nella sezione "Leggendo leggendo". A novembre 2016 è stata finalista del premio "Piersanti Mattarella" e vincitrice del Premio Speciale Onlus Memoria nel Cuore.
Il libro: Vita di mafia
Einaudi, 2017
Chi sono i mafiosi e come funzionano le loro organizzazioni? Federico Varese ha scritto un saggio-reportage che ci fa entrare davvero nel profondo di Cosa Nostra, della mafia italo-americana, della mafia russa, della yakuza giapponese e delle triadi di Hong Kong. Per inseguire le storie che racconta è stato in Russia, in Cina, in Grecia, a Dubai e si è avventurato nel nord della Birmania. Con la passione del giornalista investigativo e lo scrupolo dell'accademico, Varese scopre alleanze segrete tra 'ndrangheta e gruppi georgiani, mappa le nuove rotte della droga e racconta la presenza della mafia russa in Grecia. Esplora come le mafie, in Asia e America latina, sono diventate uno Stato. Varese scopre ciò che rende queste organizzazioni temibili e durature: tutte hanno un rito di iniziazione di ispirazione religiosa, regole di comportamento codificate, una struttura gerarchica ma flessibile, rapporti con la politica, e mostrano una diffidenza profonda verso l'amore tra uomo e donna. Varese racconta cosa vedono i mafiosi quando si guardano allo specchio.
L'autore: Federico Varese
È uno dei più autorevoli studiosi del crimine organizzato. Formato alle Università di Bologna, Oxford e Cambridge, ha condotto importanti studi sulla Russia postsovietica, confluiti nel libro The Russian Mafia. Private Protection in a New Market Economy (Oxford U. P. 2001), tradotto in varie lingue, tra cui il cinese. I suoi studi sono improntati al metodo comparativo e all'impiego di strumenti innovativi, come l'analisi dei social-network, per indagare i comportamenti delle mafie sul piano globale. Tra le sue pubblicazioni più recenti: l'edizione antologica Organized Crime, Routledge 2010. Per Einaudi ha pubblicato nel 2011 Mafie in movimento e nel 2017 Vita di mafia.
Michele Albanese
Nato a Cinquefrondi, in provincia di Reggio Calabria, il 27 dicembre 1960, è stato giornalista pubblicista dall'8 maggio 1999 ed è giornalista professionista dal 14 dicembre 2010. Redattore del Quotidiano del Sud e collaboratore dell'agenzia Ansa, è consigliere nazionale Fnsi della Calabria.
Costretto da tempo a vivere sotto scorta a causa delle minacce subite dalla mafia calabrese per via del suo lavoro su proposta della Segreteria Fnsi, è stato nominato all'unanimità dalla Giunta Esecutiva delegato per i progetti di educazione alla legalità e per tutte le opportune iniziative politiche, sindacali e legislative che la Federazione Nazionale della Stampa Italiana riterrà necessarie per rafforzare l'azione del sindacato dei giornalisti non solo a tutela delle croniste e dei cronisti minacciati, ma anche a tutela del diritto dei cittadini ad essere correttamente informati in merito alle vicende di pubblico interesse e di rilevanza sociale per le quali tanti, troppi colleghi e colleghe sono già finiti nel mirino della malavita e del malaffare.
Michele Albanese è costretto a vivere sotto scorta dal 2014 per aver indagato e raccontato le realtà criminali di una delle zone a più alta densità mafiosa d'Italia, la Piana di Gioia Tauro: dal potere delle cosche al ruolo della 'ndrangheta nelle attività del porto. Nel 2016 il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha nominato Michele Albanese Cavaliere al Merito della Repubblica "Per aver affermato il valore della legalità e della libera informazione in un contesto con forte presenza criminale".
Gianpiero Cioffredi
Attualmente Presidente dell'Osservatorio per la legalità e la sicurezza della Regione Lazio. Dal 1991 al 1994 fondatore e Presidente Nazionale dell'associazione di volontariato antirazzista Nero e Non Solo. Durante gli anni della sua Presidenza ha promosso un patto di collaborazione con il sindacato di Polizia sul tema legalità ed integrazione. Dal 1995 al 1997 è stato componente del Coordinamento Nazionale dei Presidenti delle Organizzazioni del Volontariato. Dal 1994 al 2001 è stato Presidente Nazionale di Arci-Solidarietà e responsabile dei programmi di sicurezza urbana e lotta alle mafie per la segreteria dell'Arci. Dal 1993 al 2000 è stato tra gli organizzatori della prima Carovana Nazionale Antimafia. È stato nel comitato promotore per la raccolta di un milione di firme della legge di iniziativa popolare per l'uso sociale dei Beni Confiscati alle mafie approvata poi dal Parlamento come legge 109/1996. E' stato membro di numerosi network europei del terzo settore e del volontariato coordinando numerosi progetti di integrazione sociale e sicurezza urbana. Ha fatto parte del direttivo dell'Osservatorio sulla Legalità della Fondazione Cesar. Dal 2002 al 2006 è stato assessore nell'ex VII Municipio di Roma. Dal 2008 al 2012 è stato collaboratore della Presidenza della Provincia di Roma, prima come coordinatore delle iniziative internazionali e dopo come responsabile del progetto "Provincia senza Mafie" e "Lezioni Civili in ricordo di Falcone e Borsellino".
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